OM

L’OM è una delle industrie meccaniche italiane tra le più antiche e blasonate. Sorge nel 1898 allo scopo di costruire materiale ferroviario che col tempo si amplia al settore cantieristico (quattro cantieri nel napoletano e uno a Fiume), motoristico, aeronautico e altro.

Il 20 dicembre del 1918 l’OM acquista la Soc. Ing. Robero Zust, Brescia e Intra, fabbrica di automobili, veicoli industriali, motori d’aviazione e macchine utensili.

Nel 1928 la OM in piena crisi si divide: a Brescia viene costituita la “OM fabbrica bresciana di automobili” dove si costruiscono automobili e veicoli industriali (su licenza Saurer), a Milano resta la OM Società Anonima che dopo poco viene assorbita dall’Iri. E’ in questo periodo che nasce trattore OM modello T 240, dotato di un motore testacalda di circa 30 cavalli, 2 sole velocità, una avanti e una indietro, raddoppiabili invertendo il senso di marcia del motore. A metà degli anni Trenta appare il modello T 360 che, pur conservando la medesima struttura e cilindrata (240 mm di corsa per 240 mm di alesaggio), sviluppa 36 Cv a 458 giri.

Nel 1933 l’ OM entra a far parte del gruppo Fiat. In una pubblicità dell’anno 1941 la produzione OM viene indicata in tre stabilimenti: Brescia (autoveicoli industriali, motori diesel), Milano (materiale ferroviario, tranviario, filovie) e Suzzara (trattori, trebbiatrici, pressaforaggi, sgranatici e impianti d’irrigazione).

Alla fine degli anni 30 l’OM costruisce un trattore simile al Case “L”, con motore a 4 cilindri a petrolio da 48 cavalli, modello che resta in produzione sino al 1952 quando viene lanciato lo storico 35/40 in versione a ruote e a cingoli.

Il marchio OM sui trattori scompare a metà degli anni 70 per lasciare spazio alla sigla Fiat.

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